il territorio e la civiltà della vite

La presenza della vite in Sicilia è datata da almeno 6.000 anni e, nella parte occidentale dell’isola- nella provincia di Trapani in particolare – ha beneficiato dell’influenza positiva sia fenicia che greca ma, i primi ritrovamenti che testimoniano il legame tra l’uomo e la vite, risalgono addirittura ad epoche ancora più remote. In sostanza, la Sicilia ha la produzione vitivinicola nel suo corredo genetico. Un patrimonio enologico immenso testimoniato dalla grande qualità dei vini prodotti sull’isola.

Il fattore umano è dunque elemento imprescindibile per la civiltà mediterranea della vite e del vino ed è la storia della stessa città di Erice ad esserne simbolo:

nel corso degli anni, la superiorità socio-politica di questo splendido borgo medievale ha infatti condizionato il modo di vivere dei suoi abitanti che, sin dalla loro colonizzazione, hanno fatto dell’agricoltura uno dei settori di primaria importanza. Passeggiando tra le campagne è facile osservare testimonianze di un’ancestrale attività viticola. L’antico legame con la civiltà della vite è infatti sostenuto dal ritrovamento di numerosi “bagli”, fulcro delle attività svolte dalle antiche comunità rurali che – non di rado – ospitano ancora oggi il palmento, destinato alla pigiatura delle uve, il torchio e naturalmente la cantina.